BREVI CENNI STORICI SULLA PARROCCHIA E SULLA CHIESA

Gli inizi

“Eravamo prima solo poche case qui a Davoli Marina. Si veniva, si lavorava e poi si ritornava al paese.” Quei pochi abitavano qui, anadavano a messa a Soverato dai Salesiani o partecipavano alla messa in una delle tante cappelle private, sparse nel territorio della Marina: S.Ippolito, Gallo, S. Tecla, Ravaschiera e soprattutto al Magno, che era la chiesa principale, che passò poi nelle mani di chi aveva la cura pastorale della Marina. In occasione di novene e di feste, ma anche di domenica molti, salivano a Davoli Centro, alzandosi presto e facendo tanto cammino.

Con il tempo l’Arciprete Bellarmino Ruggero mise a disposizione uno stanzone, che funzionava da chiesa e qui si celebrava la messa ogni domenica. Tale edificio si trovava in via Certosa, proprio là dove la strada curva per la piazzetta. Sotto una croce di legno stavano appese due campane, che richiamavano con i loro rintocchi i contadini della Marina alla celebrazione della messa. “Scimus nostri officii curam esse animarun saluti” con questa bella frase latina – si esprime la verità che la salvezza delle anime è la motivazione fondamentale di ogni opera pastorale. Così inizia il decreto di erezione della parrocchia “S. Roberto Bellarmino” di Davoli. La necessità della parrocchia viene motivata “propter percrescentium fidelium numerum, qui frequentes rurales domus aedificant…” (per il numero crescente di fedeli che costruiscono diverse, vicine case rurali) e perchè -continua il decretosi è vicini a Soverato, dove c’è un fiorente mercato ed inoltre si menziona l’utilità della vicinanza della strada ferrata. Per poter sostentare la Parrocchia né i contadini né i signori hanno messo insieme il patrimonio necessario. Grazie all’interessamento del sacerdote Bellarmino Ruggero, arciprete del territorio di Davoli, si è potuto creare un beneficio per poter erigere la parrocchia, avendo egli disposto con atto notarile del 17 Dicembre 1948, presso il notaio Principe in Catanzaro, di dare oltre alla chiesa e alla casa canonica del Magno (oggi purtroppo diroccate ed in pessime condizioni) anche i due fondi rustici denominati “Magno” e “Chiusi” di are 200, valutati con perizia giurata a lire 650.000 dal Geometra Domenico Paravati in Satriano.

Decreto d’erezione

Decreto d’erezione Il 1° gennaio 1949 entra in vigore il decreto vescovile di erezione della parrocchia che ha una superficie di circa 3 Kmq, e viene delimitata a occidente, per linea retta, da S. Blasio a Grappidà, a Sud dal comune di S. Sostene, a oriente dal mare Ionio ed a settentrione dal territorio di Satriano. ll Presidente della Repubblica Einaudi e il ministro degli interni Scelba ne sottoscrivono il riconoscimento statale in data 23 aprile 1950. Alla Corte dei Conti la parrocchia viene registrata il 23 giugno 1950 alla pagina 33 N.114. Il 16 gennaio 1949 viene nominato come primo parroco Don Luigi Ruggero. É commovente leggere e sentire dell’impegno del giovane parroco per la nuova parrocchia. Non lascia niente d’intentato per costruire una fiorente comunità.

La chiesetta del 1952

Grazie alla generosità di Don Ernesto Catarisano fu dato alla parrocchia un suolo di 16 are in contrada Salicà. Con tanto entusiasmo e con la fattiva collaborazione della gente inizia la costruzione della chiesa che viene benedetta il 29 marzo 1952 dal Can. Don Cherubino Raspa, delegato dal Vescovo di Squillace. Non c’è ancora il campanile. Le due piccole campane di via Certosa vengono fatte tintennare su cavalletti di legno. ll 1958 viene inoltrato alla curia il progetto per la costruzione di un campanile, che non verrà mai terminato così come previsto. Un altro progetto viene messo in campo il 1961: l’asilo infantile, dato poi in gestione alla parrocchia. L’edificio consta dei seguenti elementi: 3 aule, refettorio con cucina annessa, locali per direzione, locale per visita medica, servizi igienici sanitari, locali per lavanderia, carbonile e deposito a piano terra, abitazione per personale al primo piano. L’arrivo di una piccola comunità di suore costituisce un ulteriore punto di riferimento per tutta la comunità parrocchiale. Attività catechistiche, teatrali, liturgiche… molto viene intrapreso per la crescente popolazione di Marina di Davoli. Sotto la guida di Don Luigi, a livello diocesano i ragazzi di Davoli Marina, nel 1970 vincono il 1° premio con gagliardetto e croce d’oro nelle gare di catechismo. Per circa 25 anni l’asilo e i suoi locali sono a servizio di tutta la comunità.

Diversi progetti

La Marina cresce; nel boom edilizio degli anni 70 ognuno cerca di costruire quello che può. Un gruppo di imprenditori -si dice 70- si mettono insieme e costituiscono un comitato per l’ampliamento della chiesa parrocchiale. L’unica testimonianza scritta di questo tempo è un primo progetto d’ampliamento della chiesa ed un secondo che prevedeva l’abbattimento dei locali dell’asilo e la costruzione di nuove strutture per la chiesa. Tutti e due i progetti erano stati redatti dall’ufficio dallo studio tecnico dell’Ing. Procopio. E’ difficile dedurre per quali motivi non si è realizzato nulla. Si era perso lo slancio di un tempo. Per di più le suore lasciano la fiorente comunità di Davoli Marina. L’asilo versa in un completo stato d’abbandono. Il 1987 si è presa l’infelice decisione di consegnare i locali dell’asilo, che ancora rendevano un buon servizio alla comunità per la scuola di catechismo, al comune di Davoli, che aveva fatto richiesta al Vescovo per poter alloggiare provvisoriamente una famiglia nomade, che ancora oggi vi risiede con tutta la sua stirpe. Sono passati tanti anni ed il problema è ancora irrisolto, privando la comunità di preziosi spazi per i bambini. Il 1989 il parroco Don Luigi dava le sue dimissioni.

Il nuovo parroco

Il 3 febbraio 1990 prendeva possesso della parrocchia il nuovo parroco Don Gregorio Montillo, originario di Montepaone, ma vissuto per 22 anni in Svizzera. Era necessario trovare spazi per giovani ed adulti e riprendere il discorso della costruzione della chiesa. Dopo diversi approcci e il travagliato vaglio delle possibilità ci si accorge che i tempi con cui si deve agire sono lunghi. Bisogna progettare a breve e a lunga scadenza. Si dà una superficiale ristrutturazione alla chiesa, perchè non vi piovesse dentro. Si studiano le possibilità per la costruzione della nuova chiesa, si prendono i vecchi progetti, si fanno delle modifiche. Ma la nuova situazione che si era venuta a creare con l’abolizione della Cassa del Mezzogiorno rende impossibile, a breve termine una realizzazione della chiesa là dove sorge la vecchia. È ancora oggi irrisolto il titolo di proprietà dell’asilo tra Regione ed Istituto Diocesano del Clero a cui l’asilo oggi “appartiene”.

Alla ricerca di un suolo

Si rendeva così necessaria la ricerca alternativa di un suolo per l’edificazione della chiesa. Sono state vagliate diverse varianti come per esempio sotto ferrovia, sotto la 106, ai piedi del Felluso. Ma tutte si sono rivelate al momento non idonee per diverse e lunghe motivazioni. Dopo alcuni incontri con l’Amministrazione comunale del tempo ci si è decisi per l’attuale soluzione avendo il comune trovato 1599 mq di terreno e acquistandone la parrocchia altri 1000 mq. La posizione era centrale, la zona era già in gran parte urbanizzata e soprattutto vicina alla vecchia chiesa e all’asilo, che ristrutturati in un secondo tempo, avrebbero offerto, la possibilità alla parrocchia di avere delle strutture polifunzionanti.

La nuova chiesa

In data 29.6.1993 il Consiglio Comunale di Davoli delibera la cessione del diritto di superficie dell’area di mq. 1599 alla parrocchia, realizzata poi con atto notalile del 28.12.1993. Attraverso i contatti personali del parroco si rinnovano i legami con l’architetto Benito Davi, Zurigo che aveva costruito la chiesa parrocchiale di Rueschlikon dove Don Gregorio Montillo risiedeva prima di venire a Davoli. L’Architetto Davi s’era formato a Zurigo ed a Parigi. Aveva collaborato anche nell’equipe che aveva realizzato la grande chiesa sotterranea di Lourdes ed il suo progetto era arrivato terzo nel concorso per la costruzione di un Santuario in onore della Madonna delle lacrime in Siracusa. In Svizzera ha costruito diverse chiese tra cui la grande cripta del piu importante santuario mariano svizzero: Einsiedeln. Lo studio tecnico del Dott. Ing. Vincenzo Procopio, Torino, ne elabora il progetto definitivo, e ne assume la direzione dei lavori. Ringraziamo i due tecnici che hanno svolto il loro lavoro completamente gratis. La Commissione Diocesana d’Arte Sacra dava via libera al progetto. In data 6/3/1995 il sindaco pro tempore di Davoli, concedeva la licenza edilizia. Nel maggio dello stesso anno dopo aver apportato lievi modifiche al progetto la Conferenza Episcopale Italiana stanzia la somma di un miliardo e cinquanta milioni per la sua realizzazione. All’inizio di Settembre 1995 la diocesi -attraverso l’Ufficio Tecnico Diocesano- invita alcune ditte a partecipare all’appalto della costruenda chiesa. Vi partecipano 11 delle ditte invitate, tra cui 7 di Davoli. L’appalto è stato vinto dalla ditta Gatto di Catanzaro.

Posa prima pietra

Posa Prima Pietra Il 24 Settembre 1995 viene posta la prima pietra con la partecipazione grande del popolo. Nel plico si allega una pergamena con il seguente testo:

D. O. M.
NELLA UBERTOSA DAVOLI MARINA
TERRA Dl GENTE TENACE
E LABORIOSA
DURANTE IL PONTIFICATO
Dl GIOVANNI PAOLO II
IL 24 SETTEMBRE 1995 NELLA
DOMENICA SUCCESSIVA
ALLA PROMULGAZIONE
DEL PRIMO SINODO DIOCESANO
MONS. ANTONIO CANTISANI
ARCIVESCOVO
Dl CATANZARO-SQUILLACE
BENEDICEVA
E COLLOCAVA LA PRIMA PIETRA
DELLA NUOVA CHIESA
PARROCCHIALE DEDICATA
A S. ROBERTO BELLARMINO
PRESENTI CLERO AUTORITÀ
TECNICI E FEDELI
AUSPICANDO CHE QUI
IL POPOLO Dl DI0 IN CAMMINO
DIVENTI SEMPRE PIU`
CHIESA Dl PIETRE VIVE

Il 5 Dicembre 1995 iniziano i lavori.

Grande generosità

Già dal 1990 il parroco apriva un conto in banca a favore della costruzione della chiesa ed ogni terza domenica se ne raccoglie per tale scopo l’offerta durante la messa. Diverse azioni, accorati appelli, e concrete iniziative, in cui sono molti ad essere impegnati, aiutano a mettere insieme la somma che nelle previsioni di bilancio si prevedeva a carico della comunità. Grande è anche la generosità degli svizzeri, cattolici e protestanti, che inviano cospicue offerte. Un grazie di cuore va a tutti i benefattori dall’ltalia e dall’estero.

La dedicazione

Nonostante diverse difficoltà la ditta Gatto procede con ammirevole organizzazione e costanza nella realizzazione della costruzione. Intanto la Fonderia Marinelli di Agnone, la più vecchia d’Europa fornisce le tre campane della chiesa, regalate da magnanimi benefattori, tra cui la ditta Gatto, che offre inoltre tutti gli otto lampadari della chiesa. Con generosità si risponde all’appello del parroco per una parte dell’ammobiliamento della chiesa. Il 2 Febbraio 1997 Sua Eccellenza Mons. Antonio Cantisani officia l’affollatissima cerimonia della dedicazione della chiesa S. Roberto Bellarmino in Davoli Marina con la partecipazione di numerosi sacerdoti, autorità civili e militari. Così la parrocchia può prepararsi con gioia al Giubileo del 2000.

La Chiesa di pietre vive

La costruzione della Chiesa di mattoni fin dal primo momento diventa segno e monito del più impegnativo lavoro della costruzione della chiesa di pietre vive che è la comunità cristiana. Con entusiasmo e motivazione si cerca prima di tutto di riparare il tetto della chiesetta, perché dentro piove a dirotto. Così pure si trova un luogo d’incontro per la comunità, dopo che i locali dell’asilo accanto alla chiesa erano stati consegnati – certo in buona fede .- ma non con sguardo lungimirante, ad una famiglia di quasi nomadi. Si costituisce un Comitato parrocchiale che affianca con dedizione ed impegno il parroco nel lavoro. Un folto gruppo di coadiutrici si prende cura delle pulizie della chiesa e della preparazione di un “ambiente liturgico” nella piazza del paese per poter celebrare le feste ed i sacramenti della Prima Comunione e della Cresima. Il parroco va alla ricerca di un gruppo di catechisti per i tanti bambini della nostra parrocchia. Dopo diversi approcci riesce ad ottenere i locali della scuola elementare per la Scuola parrocchiale di Catechismo e nel settembre del 1990 si riparte nuovamente con il catechismo in tutte le classi. Si ristruttura una vecchia casa patronale che servirà per diverso tempo come casa incontro nella zona Fazzino. Qui i ragazzi cominciano a trovarsi, a lavorare sotto la guida del Gruppo di Volontariato Vincenziano che si era formato nel 1989. Provvidenziale è stata la fondazione del gruppo giovanile “Progetto 90”, che dà diversi impulsi alla giovane comunità. Seguono poi la formazione della Corale S. Roberto Bellarmino nel 1991, l’Azione Cattolica ragazzi. Nell’estate del ’91 esce per la prima volta un giornale parrocchiale dal titolo “L’Orizzonte” (tiratura di ca. 1500 copie) che viene distribuito gratis a tutte le famiglie con lo scopo di informare e di coinvolgere anche i lontani. Durante l’estate viene introdotta la celebrazione della santa messa nei villaggi turistici Costa Verde e la Lampara e l’amata festa dell’Incontro, appuntamento importante per la convivenza tra residenti, turisti ed emigrati. Indimenticabili gli incontri con diversi gruppi provenienti dalla Svizzera. Con scrupolosità vengono preparate le Missioni popolari, tenute dai Padri Oblati di Maria Immacolata, con visita a tutte le famiglie, la formazione di diversi centri d’ascolto. Ci saranno poi altri cinque ritorni di missione negli anni seguenti. Tutta la comunità ne viene coinvolta. Con intensità e costanza viene offerta dal parroco una formazione biblica basilare e poi anno per anno si studiano insieme diversi libri della Bibbia. S’iniziano una serie di concerti, che sono diventati ormai amati tradizionali appuntamenti, Una collaborazione preziosa viene offerta dalle ragazze del gruppo canto, che animano le messe domenicali. Dopo l’inaugurazione della chiesa e delle strutture annesse, nelle sale San Francesco e San Bruno si offrono possibilità per incontri di formazione, e di convivialità. Davoli Marina diventa punto d’incontro di molte attività foraniali: ritiri di sacerdoti, incontri di formazione degli operatori pastorali, Scuola della Parola, i corsi di preparazione al matrimonio, ecc… La comunità parrocchiale intanto dopo il sinodo diocesano si arricchisce del Consiglio pastorale parrocchiale che segue il già esistente Consiglio parrocchiale per gli affari economici, la Caritas parrocchiale ed il non appariscente, ma sostanzioso gruppo degli Amici del Santissimo e della Beata Maria Vergine. Indimenticabile rimane il passaggio della croce delle Giornate Mondiali della Gioventù e della Croce di San Damiano. La comunità si sente impegnata a livello sociale e caritativo, con aiuto fattivo ai bisogni all’interno ed all’esterno della parrocchia stessa. Insieme alla scuola vengono realizzati diversi progetti. La Caritas diocesana apre a Davoli Marina un centro di accoglienza per gli immigrati: il Centro Abram. Nel 1999 vengono celebrati i 50 anni della fondazione della parrocchia con una missione popolare, con mostra fotografica e solenni celebrazioni, tra cui il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale del parroco Don Gregorio Montillo.